Una parte della nostra vita, più o meno felice, l'abbiamo passata a scuola, sia elementare, media, superiore o università.


Allora, l'unico pensiero che ci preoccupava era che finisse in fretta.


Oggi, forse perchè siamo cresciuti, quello che ci preoccupa è che i nostri figli abbiano


la possibilità di imparare, di conoscere, di sapere.


Dove, se non a scuola?



Affrontiamo l'argomento: ZAINO PESANTE!

Non corriamo il rischio di essere anacronistici perché è uno di quei problemi che ci ritroviamo sempre ad affrontare, dall’inizio dell’anno scolastico fino alla fine. Chi di noi genitori quando vediamo uscire da casa i nostri figli con quegli zaini stracolmi e pesanti non prova sconcerto, preoccupazione e rabbia? A chi non è venuto da chiedere : “ MA QUANTI LIBRI TI PORTI ??”, come se dipendesse da loro che candidamente rispondono “MA MI SERVONO TUTTI !” Lo zaino pesante è stato, è e rimane uno degli argomenti più dibattuti ogni inizio d’anno scolastico da tutti noi genitori .
Ebbene sappiate che non siamo soli, i siti che si occupano dell'argomento sono numerosissimi, se ci si prende un po’ di tempo per fare una ricerca su internet vedrete che vi troverete immersi in una grande comunità che ne discute da tempo e che ha portato/costretto le istituzioni ad andare alla ricerca delle possibili conseguenze causate dal far sostenere a delle giovani schiene dei pesi eccessivi anche per un adulto (avete mai provato a mettervi su lo zaino di vostro figlio? Se non lo avete ancora fatto provateci!).
Ancora non ci è dato sapere con assoluta certezza fino a che punto il peso dello zaino può provocare delle conseguenze spiacevoli sulla salute dei ragazzi ma il movimento di massa dei comitati dei genitori anche con la collaborazione del CODACONS è stato tale da attirare l'attenzione dell’opinione pubblica e portare il Consiglio superiore della Sanità ad occuparsi della questione che a seguito di studi e ricerche ha posto dei limiti al peso che i ragazzi possono portare nello zaino.
Nella relazione dell'Assemblea del Consiglio superiore della Sanità del 16 dicembre 1999 (clicca qui per leggerla) si riporta : “si raccomanda che il peso dello zaino non superi un "range" tra il 10 e il 15% del peso corporeo. Il "range" non può essere interpretato in senso rigido e vincolante perché andranno considerate altre variabili come: la configurazione fisica dello scolaro con particolare riguardo alla massa muscolare e alla struttura scheletrica, il tempo e lo spazio di percorrenza con il carico dello zainetto......”. Tradizionalmente si è sempre ritenuto che il comune mal di schiena fosse un problema “esclusivo” degli adulti, mentre invece una serie di ricerche scientifiche condotte negli ultimi anni hanno dimostrato una costante incidenza (presenza di nuovi casi) del fenomeno nei bambini e nei ragazzi e a tal proposito abbiamo rintracciato un articolo (clicca qui per leggerlo) datato 21 aprile 2008 dove si parla addirittura di una condanna nei confronti del MIUR per 500 euro di risarcimento, per i danni riportati da un ragazzino di 11 anni il quale, avendo di partenza una corporatura esile, nel tempo ha cominciato ad accusare preoccupanti dolori alla schiena che hanno indotto i genitori a verificarne la causa arrivando all'eccessivo peso dello zaino che il ragazzino doveva portare ogni giorno nel tragitto da casa a scuola e viceversa. Il Ministero della Sanità ha commissionato diversi studi ed indagini sul problema del peso dello zaino in diversi Istituti Scolastici delle diverse regioni italiane, riportando tra le altre cose che mediamente i ragazzi si facevano carico di uno zaino del peso di 10 kg e che questi 10 kg per il 34% di loro rappresentavano il 30% del peso corporeo. Un risultato che ha indotto ad una riflessione e ad una diversa considerazione del problema in quanto si è visto che questi dati superavano addirittura i limiti fissati dalla legge 626 del 1994 sulla sicurezza sui luoghi di lavoro per gli adulti. Più nello specifico nelle indagini effettuate sui 467 alunni di Istituti di Viareggio si rilevò che: i 74 allievi delle classi quinte sopportavano in media un carico del 17-18/% rispetto al proprio peso corporeo; per gli allievi delle classi prime (193 ragazzi) il carico medio risultava del 21-22% rispetto al proprio peso corporeo; nelle classi seconde (110 ragazzi) il carico medio risultava del 18-19% rispetto al proprio peso corporeo mentre altri studi su ragazzini di 10 anni a Roma si rilevò: “... dei 150 alunni, di anni 10, esaminati con complessi esami clinici e della colonna vertebrale (scansione topografica tridimensionale della scoliosi) 90 alunni sono risultati nella norma , 46 alunni sono risultati portatori di atteggiamenti scoliotici; 12 alunni sono risultati portatori di scoliosi ...”. La Dott.ssa Tanzi (reumatologa) titolare del suddetto studio, concludeva consigliando un peso medio dello zaino di Kg. 2,5 per gli alunni delle classi prime e di 4 Kg. per gli alunni delle V elementari, peso che poi varia con il sesso, il peso, l'altezza, e l'età dell'alunno.
Alla luce di questi dati sono state proposte alcune idee per cercare di ridurre il peso dello zaino come ad esempio agli insegnanti veniva consigliato di organizzare l’orario scolastico in previsione dei libri che gli alunni dovevano portare giornalmente e scegliere o farsi promotori presso le case editrici per adottare testi confacenti allo scopo di ridurre i carichi. E per i genitori si consigliava di non acquistare zainetti troppo grandi perché uno zainetto grande verrà riempito di più e quindi risulterà più pesante tenendo presente che, in definitiva, il peso corretto per ogni bambino (dai 5 ai 10 anni) equivale al suo peso diviso 2 meno 7 ( es. 30Kg./2= 15 – 7= 8Kg peso max dello zaino). Il CODACONS consiglia ai genitori di far utilizzare ai propri figli un trolley, ossia un carrellino con rotelle che consente di trasportare comodamente pesi senza affaticare la schiena.
Ma viene anche da chiedersi: è possibile che nell’era della Tv 3D dell’iPad, dei telefonini super/iper, dei computer sempre più piccoli e tecnologici , non ci siano soluzioni che si possano applicare alla sostituzione di questi libri scolastici ... tanti ,ingombranti e pesanti? Si parla di libri multimediali : purtroppo però è ancora lontana la possibilità che vengano impiegati nelle scuole ... (qui possiamo aprire questa parentesi per considerare una domanda: ma se sostituiscono i libri attuali con i multimediali, poi non ci sarà più bisogno di case editrici che stampano... quindi....?) e visti i tempi della “burocrazia” italiana chissà, ad essere ottimisti, forse i nostri ragazzi li useranno quando saranno all’università o magari ,ad esserlo molto meno, li useranno i loro figli. Sotto esame ci sono i libri stessi, (quelli che i nostri ragazzi trasportano come piccoli muletti a due zampe tutte le mattine ) si studia come ridurre il numero delle pagine e lo spazio che occupano ma anche in questo caso le possibilità di trovare soluzioni davvero efficaci sono ridotte: la carta più leggera (unica soluzione adottata finora da alcune case editrici) non risolve da sola e così troviamo il libro con poche pagine ma “lungo e largo” stile atlante e quello con molte pagine “corto e alto” stile dizionario.
Il mondo dei genitori impegnati per la scuola, sul web offre molteplici soluzioni e quella che ci è parsa per ora la migliore è questa: installare nelle classi o in spazi appositamente studiati, degli armadietti dove i ragazzi potranno lasciare i libri direttamente a scuola. Questo dovrà comportare una maggiore responsabilizzazione dei ragazzi che dovranno imparare ad organizzarsi per portare a casa solo i libri utili allo svolgimento dei compiti del giorno seguente (ed anche ad avere rispetto del materiale della scuola e di quello dei compagni).
Sarebbe auspicabile anche insegnare ai ragazzi la corretta postura da assumere nell'indossare gli zaini, quando siedono in classe e normalmente nel corso della giornata quando si siedono davanti al PC oppure alla televisione ed affiancare all'attività motoria didattica degli esercizi di rafforzamento della muscolatura che interessa la spina dorsale e gli addominali che aiutano a stare eretti nella maniera più sana e corretta.
Se la proposta vi piace, potremmo discuterla con i docenti e presentarla in Consiglio di istituto e se si riuscisse nel metterla in atto, la collaborazione degli insegnanti sarà (come sempre) fondamentale, ogni nuovo progetto comporta per loro un aumento del controllo dell'attenzione dei ragazzi e del conseguimento degli obiettivi, sarà quindi bene che anche noi genitori ci si impegni ad aiutare i nostri figli vigilando sul lavoro che andranno a svolgere, perché all'inizio ogni nuovo progetto richiede un tempo in cui ci si deve adeguare imparando a lavorare per poi riuscire a prendere l'abitudine senza più rilevare la difficoltà iniziale.
Quindi perché il progetto funzioni e per non farli rimanere allo "stadio di MULETTI a due zampe."... tutti insieme ... insegnanti , genitori e ragazzi!!! E come dice Mr President: YES, WE CAN! ("ci cascava a fagiuolo").
Tutte le altre idee sono ben accette, le aspettiamo !

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